Ogni giorno ci sono persone che ci chiedono un prezzo per la soluzione di un loro problema.
Ogni giorno noi rispondiamo che vogliamo parlarne di persona, per conoscervi, per capire chi siete e se realmente possiamo esservi realmente utili.
Oggi è domenica, c'è la possibilità di trovare del tempo, cinque minuti, per leggere lo scambio di messaggi che è avvenuto qualche giorno fa con Roberto Bandini.
La storia inizia un mese fa, una sera mi manda un messaggio proprio qua, su Facebook...
E ovviamente "litighiamo"...
Ma è un uomo con le palle e non si arrende e viene a trovarci...
Qualche giorno fa ricevo questo fantastico messaggio.
Lo ringrazio per avermi dato il permesso di condividere questo suo piccolo "spazio", questo pensiero personale.
Approccio con Palestra, riflessioni più o meno serie.
Chiedo a Luca info su Facebook e ....... Litigo ( dalle ore 0.30 alle 1.00)
Mi accordo per appuntamento e Luca mi aspetta.
Nel frattempo mi compila un questionario per iscrizione ed altro …… mi chiede cosa vorrei fare, AZZ, già avevo il fiatone, non tace un attimo, mi ubriaca.
Sento che per capirlo veramente, non devo ascoltare le parole che mi dice, ma quelle che non dice e che mi fanno pensare. (in questo è bravo)
Mi redige una scheda, non conosco le macchine ……. Caos
Inizio la prova, desidero terminare, non ricordo ……....... Ma ….... poi …… penso
Cambio filosofia, interagisco, ricerco razionalità, torno in palestra.
Mi pongo domande, fra le quali …. Perché ci torno?
Forse perché non ho più voglia di girarmi tra frigo e televisione?
Forse perché è lo sfogo delle attività lavorative quotidiane?
Forse perché parlo con la gente?
Forse perché lo Staff è a mia disposizione?
Forse perché desidero ottenere delle migliorie nella mia persona?
Forse perché mi alleno per cambiare il fisico in meglio, non solo esteticamente ma anche funzionalmente?
Forse perché in questa palestra i fruitori sono “normali” e non si prospettano a mentore?
Forse perché è facile mettere su il grasso e mi è difficile perderlo?
Forse perché si dice che l'abito non fa il monaco, dove si tace su determinati contenuti, grasso, incapacità motorie, problemi fisici, perché li ritengo o ritenevo così intimi e preziosi, così delicati, da non volerne far parte con alcuno, e ……poi mi sono svegliato dato che in questi casi, il proprio segreto, ritengo sia il più timoroso, insicuro, geloso e nell'insieme il più personale.
Forse perché è un segno, un sogno, una visione?
Forse perché ho trovato dei buoni coach-es per il mio training?
Forse perché non ho altri motivi intelligenti.
E quindi ci torno, mi sento a casa e ci sto bene.
Ricevo la classica richiesta di quanto costa un mese da Roberto a mezzanotte, gli rispondo con educazione. Chiaramente non capisce che non posso dare un prezzo a quello che facciamo veramente da noi in palestra. Risponde seccato, io ricambio.
Appuntamento per il giorno dopo.
Sabato mattina, un sacco di gente, lo accoglie Marta.
Sembra convinto a provare un mese, più per sfida nei miei confronti per i messaggi della notte prima; quando gli parlo io ha già preso appuntamento per il suo primo allenamento.
Ora capisco perché non capiva. Arrivava da un’altra palestra, ed è il problema più grosso per chi non ci conosce.
Persona intelligente, sguardo furbo, lo inquadro, di sicuro io non lo frego parlando, non si lascia fregare… l’unico che lo può ingabbiare è se stesso.
Secondo lui lo abbiamo stordito di parole, in realtà gli abbiamo fatto tre domande è lui che si è stordito con i suoi pensieri.
Dobbiamo conoscervi non ce n’è…
Non per farvi un prezzo speciale o per vendervi un abbonamento, ma per capire se voi avete bisogno veramente di noi o meno.
Mi dirà in seguito che siamo bravi con le parole… peccato che il nostro motto é “Zitto e ascolta”.
Forse è la prima volta che sente veramente i suoi pensieri, sente veramente di cosa ha bisogno, capisce veramente qual’è il suo problema.
Si ripresenta il giorno del suo primo allenamento, parliamo un’altra mezzora, poi usciamo dall’ufficio e ci alleniamo insieme. Due protocolli facili, niente capriole, Roberto è disorientato.
Persone come lui lo circondano, si allenano, cercano di migliorare ma soprattutto parlano… c’è relazione oltre che contenuto.
Dopo tre allenamenti Roberto inizia a ridere, chiacchiera con gli altri.
Non è mai un problema fisico, di peso o di glutei mosci: il problema è di testa.
Un posto giusto che non è per tutti, ma forse è il posto giusto per lui.
I nomi strani degli esercizi delle schede ormai non servono più, è tutto più facile, il primo passo è fatto, spesso è in salita, per lui è una discesa.
Dopo un mese continua a venire, dal mensile è passato all’annuale, non ha neanche chiesto il prezzo, mi ha detto che l’assistente alla clientela è brava con le parole… peccato che il nostro motto é “Zitto e ascolta”.
Forse ha trovato i migliori trainer sul mercato? Non credo proprio, nessuno di noi ha mai vinto una gara di bodybuilding, anzi nessuno mai è salito su un palco.
Forse ha trovato i macchinari migliori? Non penso proprio, macchinari semplici, facili da utilizzare e che non mettano in imbarazzo.
Forse ha trovato la struttura più grande? 250 metri quadri, gente che ti chiede permesso o che ti dice grazie se bisogna intervallarsi tra le serie, senza la fretta di raggiungere obiettivi irraggiungibili per molti, ma con la voglia di star bene.
Forse gli piace, anzi sicuramente gli piace che tutti conoscano il suo segreto: la voglia di migliorare se stesso, per sentirsi libero.
Roberto non si deve sentire a casa, Roberto a quasi sessant’anni è finalmente a casa.
A chi ha avuto il coraggio di cambiare subito, a chi ha avuto il coraggio di accettare la sfida, a chi ha deciso che bisogna agire prima e non di sbandierare buoni propositi con il nuovo anno io auguro BUONA VITA!