H.S. Judd
A nessuno piace commettere errori.
Personalmente reputo che il fallimento sia una tappa obbligatoria di
un percorso, sia esso lavorativo o personale. Quello che puoi fare è
modificare il tuo approccio nei confronti della possibilità di
commettere errori.
Per prima cosa ti propongo di applicare una leggera, ma significativa,
variazione lessicale: "successo" è un termine impegnativo, carico di
responsabilità, "risultato", invece, è il raggiungimento di un
obiettivo. Allo stesso modo puoi pensare all’errore come un fallimento
o come un insegnamento!
Se non puoi evitare di commettere degli errori, puoi agire in modo da
trarre una lezione da quegli sbagli.
Durante il tuo percorso vale lo stesso, vale all’inizio quando pensi che allenarsi d’estate sia terribile, e magari smetti anche e riprendi a Settembre, ma quando torni e mi dici: mi è mancato sto peggio, ecco questo è un insegnamento e un risultato enorme perché l’anno dopo d’estate modificherai il tuo programma rendendolo più leggero, più breve e starai comunque bene anzi starai molto bene.
Una cosa è certa: se non sbagli qualcosa non impari e se non stai
imparando niente di nuovo su di te e sul mondo che ti circonda non
stai crescendo!