Oggi voglio raccontarti una storia vera ma con un nome finto: la storia di Anna, ma fai attenzione che potrebbe essere la tua di storia… e non è riferito solo alle donne ma anche ai maschietti.
Anna è venuta e si è iscritta nella nostra palestra qualche mese fa. Era stanca di sentirsi inadeguata, bombardata ogni giorno da social e pubblicità che promuovono l'ideale di bellezza: una donna bella è magra, un uomo perfetto è muscoloso, me lo ha confidato lei nella prima consulenza tecnica al suo primo allenamento.
Anna vedeva gli influencer come modelli da seguire e imitare, ma per fortuna, sapeva che non era realistico. Photoshop imperava ovunque: ritocchi continui per distendere la pelle del viso, lisciare una ruga, ridurre un girovita, ammorbidire un seno, alzare un gluteo. Foto e video sui social distorcevano la realtà, creando un nuovo standard di bellezza. Un ideale irraggiungibile che si allontanava dalla naturalezza e si avvicinava a stereotipi irrealistici. Anna stessa si sentiva spesso inadeguata guardando quei modelli perfetti e irraggiungibili.
Molti adolescenti, come aveva notato Anna con preoccupazione, soffrono di dismorfismo corporeo a causa dei filtri di Instagram: vivono un'ossessione per il proprio aspetto fisico, vedono imperfezioni inesistenti e cercano di correggerle giorno dopo giorno. La corsa ai ritocchi colpisce tutti, è trasversale. E può generare una forte pressione, soprattutto sugli adolescenti, quando i contenuti sono esposti alle critiche della comunità. Una sovraesposizione continua che mina profondamente l'autostima. Soprattutto se si inseguono modelli non realistici. Immagini fake e irraggiungibili nella loro perfezione. Immagini che monopolizzano le esperienze e influenzano il benessere generale. Dall'ossessione per Photoshop è facile cadere in altre dipendenze: palestra, dieta, shopping, disturbi alimentari...
Anna sapeva che c'erano alcune categorie più a rischio di altre, soprattutto chi soffre di bassa autostima, insicurezza, bisogno di controllo, tendenza all'egoismo e al perfezionismo, e insoddisfazione personale.
Nel nostro lavoro, il nostro team si dedica a insegnare buone abitudini che aiutano a distaccarsi dalla dipendenza da Photoshop e a prevenire l'ossessione per l'immagine perfetta.
Anna ha trovato grande beneficio in questo approccio. Abbiamo incoraggiato il suo spirito critico e promosso una dieta equilibrata. L'esercizio fisico, anche moderato, è diventato una parte fondamentale della sua routine.
Ha iniziato a riconoscere e apprezzare le sue qualità personali, coltivare amicizie e ridefinire i propri valori.
Parlare apertamente di ciò che provava, senza tenersi tutto dentro, le ha dato una nuova prospettiva. Inoltre, dedicarsi ad attività che la divertivano e portavano gioia è diventato parte integrante della sua vita.
Seguire questi consigli ha aiutato Anna a vivere una vita più serena e autentica, lontana dagli standard irrealistici imposti dai social media.
E ogni giorno, nella nostra palestra, vediamo sempre più persone come Anna riscoprire il proprio valore e benessere autentico.