In ogni scheda di allenamento, maschile o femminile, ci sono esercizi base ed esercizi complementari. Vediamo quali sono le principali differenze e come riconoscerli:
I primi sono multi articolari, coinvolgono più distretti muscolari e richiedendo una coordinazione e una tecnica di esecuzione molto buona e, di solito, procurano più affaticamento.
In modo più schematico, negli esercizi base troviamo i seguenti punti:
1) Coinvolgono più gruppi muscolari e più articolazioni;
2) Creano un movimento in linea rette;
3) Impegnano la coordinazione motoria;
4) Sviluppano forza e massa muscolare;
5) Procurano più fatica.
I secondi sono mono articolari (le altre articolazioni sono interessate in maniera secondaria), coinvolgono un singolo gruppo muscolare e vengono utilizzati per stimolare a fondo il muscolo interessato concentrandosi su i dettagli e, di solito, producono meno affaticamento per via dell’esercizio più localizzato.
In modo più schematico, negli esercizi complementari troviamo i seguenti punti:
1) Isolano un gruppo muscolare;
2) Creano un movimento curvilineo;
3) L’esecuzione è semplice;
4) Procurano una fatica localizzata.
In un allenamento isotonico (ad eccezione di allenamenti particolari), si devono includere sia esercizi base sia esercizi complementari.
Gli esercizi base sono fondamentali per costruire il proprio fisico, migliorano la coordinazione e anche la tecnica di esecuzione delle singole ripetizioni.
Gli esercizi complementari permettono di lavorare su un solo muscolo migliorando la forza dello stesso. Oltre a questo migliora anche l’afflusso di sangue e del consumo di ossigeno di quello specifico muscolo e del suo antagonista.
(Il muscolo antagonista è il muscolo che si oppone al movimento di cui è diretto responsabile il muscolo agonista.
Es. bicipite-tricipite; quadricipite-bicipite femorale; gran dorsale-deltoide;...)